Perché indagare l’area di San Sisto a Pisa?
L’area che gravita intorno alla chiesa di S. Sisto rappresenta non solo il cuore topografico del tessuto urbanistico di Pisa, ma anche lo spazio che verosimilmente ospitò nell’alto Medioevo il
centro del potere pubblico.
La chiesa fu fondata nel 1087, in seguito alla vittoria dei Pisani sulle città tunisine di Al-Mahdiya e Zawila e come tale fu destinata a custodire e celebrare le glorie della città. Già utilizzata per rogare atti dal 1110, fu però consacrata solo nel 1133. Sia San Sisto che la vicina chiesa di San Pietro, collocata laddove oggi è S. Rocco, sono ricordate come poste in Cortevecchia. Proprio questo toponimo, attestato dal 1027, ha fatto ipotizzare agli studiosi la presenza del centro del potere (la curtis) di età longobarda e carolingia.
Ma indagare archeologicamente il giardino di S. Sisto non significa solo avere la possibilità di verificare l’effettiva presenza delle strutture altomedievali. Lo spazio, molto ampio e sgombro di edifici almeno a partire dal XVII secolo, consentirà di ricostruire la storia delle trasformazioni di questo settore del tessuto urbano e dei suoi monumenti (con particolare riguardo alla chiesa di S. Sisto e S. Pietro) nella lunga diacronia, dalle prime fasi di frequentazione fino all’età moderna e contemporanea, grazie all’integrazione di diversi tipi di fonti (materiali, scritte, cartografiche,
storico-artistiche etc.) e al lavoro congiunto di specialisti dei vari campi del sapere.
Il progetto, oltretutto, rappresenta per Pisa il primo scavo urbano programmato su un’area mai indagata prima: un’indagine cioè che parte da specifiche domande della ricerca e si avvale di tutti gli strumenti che l’archeologica contemporanea mette a disposizione.
Obiettivi
Il progetto si pone diversi obiettivi, che possiamo raggruppare in tre categorie:
1- Ricerca:
- verificare la presenza di resti materiali riferibili alla Corte Vecchia altomedievale;
- studiare nel dettaglio la storia e le trasformazioni della chiesa di S. Sisto e di quella di S. Pietro;
- ricostruire le frequentazioni pre-medievali e post-medievali dell’area.
2 – Didattica:
- creare un cantiere scuola per gli studenti dell’Università di Pisa, che offra un percorso completo di formazione in campo archeologico, dalle lauree triennale e magistrale fino a specializzazione e dottorato di ricerca.
3 – Terza missione:
- lo scavo archeologico diventerà uno spazio reale e virtuale di conoscenza per la cittadinanza e in generale per chi sarà interessato al progetto. I risultati delle attività di ricerca saranno comunicati attraverso i nostri canali social e con eventi specifici come seminari, workshop etc. Le modalità di visita e gli eventi saranno segnalati nella sezione Eventi e News di questo sito.