Dalla metà di maggio 2021, riparte lo scavo archeologico nel giardino della chiesa di S. Sisto, nell’ambito del progetto triennale del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, che indaga una delle aree storicamente più interessanti della città.

La rilevanza di quest’area è stata confermata dalla prima campagna di scavo, che si è svolta nel settembre 2020. L’indagine ha consentito di ricostruire la storia dell’area dal XII-XIII secolo fino ai giorni nostri.

sepolture

Tra la fine XI e l’inizio del XII secolo, viene costruita la chiesa di San Sisto. A Sud della chiesa, lo scavo ha messo in luce i resti di una struttura coperta, che può essere identificata con un lato del chiostro, attestato anche nei documenti storici. In adiacenza all’edificio religioso sono state individuate anche tombe a cassone, che probabilmente costituiscono le sepolture privilegiate di personaggi di spicco nella comunità cittadina. Il chiostro sembra vivere fino alla fine del XIV secolo, periodo durante il quale il suo lato settentrionale accoglie ulteriori sepolture, questa volta realizzate nella nuda terra. Nel XV secolo il chiostro viene distrutto, forse a seguito della conquista fiorentina, e l’area a Sud della chiesa sembra divenire uno spazio aperto, probabilmente adibito ad orto fino al XVIII secolo.

Il progetto si avvale di un nutrito gruppo di ricerca interdisciplinare, diretto da Federico Cantini (professore di Archeologia medievale), che coinvolge specialisti provenienti da diversi Dipartimenti dell’Università di Pisa (Riccardo Belcari, Monica Bini, Simone Collavini, Antonio Fornaciari, Mauro Ronzani, Emanuele Taccola, Chiara Tarantino) e dal CNR (Simona Raneri).

scavo chiesa san sistoL’attività offre a circa sessanta studenti del nostro Ateneo la possibilità di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite durante i corsi, cimentandosi nello scavo, nella documentazione sul campo, nel rilievo topografico, nel disegno, nella fotografia tecnica e nello studio dei reperti ceramici e antropologici.

Il progetto è ideato, diretto e gestito dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, con i fondi del Progetto di Eccellenza. La documentazione grafica è a cura del LaDiRe (Laboratorio di Disegno e Restauro). Le prospezioni sono realizzate dal Dipartimento di Scienze della Terra. Collabora il CNR di Pisa, curando prospezioni geoelettriche e carotaggi. Lo scavo, patrocinato dal Comune di Pisa, è realizzato grazie alla disponibilità di don Francesco Barsotti (parroco di S. Sisto), che ha concesso l’uso dell’area.